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> Mettete Alcol nella moto
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  Inviato il: 30 novembre 2005, 08:20
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Motogatto MangiaDucati
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Invece di ammorbare la vita dei pochi che non vogliono, o non riescono a entrare nel meccanismo Fantozziano del consumismo forzato, le menti politiche e amministrative del nostro paese e delle sue amministrazioni comunali, potrebbero usare un poco di creatività e cogliere un'intero stormo di proverbiali piccioni, con una sola fava.
Come? beh, facendo semplicemente quello che in Brasile si fa da quasi 40 anni e cioè, mettere alcool al posto della benzina, nei serbatoi di auto e moto.
Lo dice Ecoblog, non certo degli invasati del motorismo e per questo, c'è da credergli.

Ma quali vantaggi si otterrebbero, oltre all'ovvia possibilità di circolare per i vari Euro 0, Euro 1, ecc., ecc.,?


Proviamo a farne un breve elenco:
Vantaggi economici
Un litro di alcool al consumo (nei negozi, supermercati, ecc...) costa tra gli 0,70 e lo 1,10 €.; se fosse commercializzato per autotrazione, potrebbe costare tranquillamente meno di 0,50 €/litro, poi, per effetto della competitiva di mercato, anche meno...


Vantaggi ambientali
L'alcool di cui si parla è biologico, (ottenuto dalla canna da zucchero), inquina molto meno dei carburanti fossili già all'atto della combustione; inoltre, il CO2 che libera nell'aria viene riassorbito in larga parte dalla vegetazione per la produzione di nuovo zucchero e quindi nuova energia, pertanto è energia rinnovabile


Vantaggi pratici
Per l'utilizzo dell'alcool al posto della benzina, non sono in pratica necessarie modifiche al veicolo; nel caso di veicoli catalizzati, pensa a tutto la centralina ECU, mentre per veicoli non catalizzati, lo stesso utente, (o un buon meccanico), è in grado di ri-tarare la carburazione.
l'installazione di pompe apposite, presso le stazioni di servizio è assai meno problematica di qualunque altro carburante alternativo.

Vantaggi geopolitici
Consumare alcool significa autoprodurlo (in Italia sono ingenti le quantità di barbabietola da zucchero sprecata...), o aquistarlo da paesi in via di sviluppo come il Brasile; così facendo si contribuisce ad abbassare il costo del petrolio e a bilanciare i conti tra paesi ricchi e poveri, oltre che contenerne la sua diffusione.
Infine, si renderebbero meno interessanti le guerre che per esso vengono fatte.


Questa è una soluzione per salvare le moto vecchie e d'epoca, il portafoglio dei poveracci e la faccia di policiti e amministratori, come lo è il GPL (ma su una moto le bombole non ci stanno), il metano (ma c'è sempre il problema della bombola e comunque il Ministero non lo consente...), scommettiamo che nessuno la prenderà in considerazione?

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Johnsy
  Inviato il: 30 novembre 2005, 10:05
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QUOTE (Emanuela @ 30 novembre 2005, 07:20)
Vantaggi economici
Un litro di alcool al consumo (nei negozi, supermercati, ecc...) costa tra gli 0,70 e lo 1,10 €.; se fosse commercializzato per autotrazione, potrebbe costare tranquillamente meno di 0,50 €/litro, poi, per effetto della competitiva di mercato, anche meno...

Vantaggi geopolitici
Consumare alcool significa autoprodurlo (in Italia sono ingenti le quantità di barbabietola da zucchero sprecata...), o aquistarlo da paesi in via di sviluppo come il Brasile; così facendo si contribuisce ad abbassare il costo del petrolio e a bilanciare i conti tra paesi ricchi e poveri, oltre che contenerne la sua diffusione.
Infine, si renderebbero meno interessanti le guerre che per esso vengono fatte.


Questa è una soluzione per salvare le moto vecchie e d'epoca, il portafoglio dei poveracci e la faccia di policiti e amministratori, come lo è il GPL (ma su una moto le bombole non ci stanno), il metano (ma c'è sempre il problema della bombola e comunque il Ministero non lo consente...), scommettiamo che nessuno la prenderà in considerazione?

Cara Ema, sarebbe troppo bello per essere vero..

Purtroppo sappiamo bene che questa cosa è una mera utopia..

A parte i vantaggi per l'ecosistema (può sembrare l'ultimo dei vantaggi di fronte a quelli economici ma invece guai a sottovalutarlo: il nostro pianeta si sta ribellando, ci ritorce contro gli scempi subiti, continuando di questo passo ci cancellerà come noi stiamo cancellando lui..) ci sarebbero troppi altri vantaggi politico-economici quali una più equa redistribuzione dei redditi a favore dei paesi poveri e la perdita di posizioni dominanti dei paesi produttori di petrolio..

Però tutto questo, come dicevo, è un'utopia..

Innanzitutto se diventasse un carburante alternativo l'alcool al consumo aumenterebbe subito dagli attuali 70 centesimi ad 1,40 euro rendendolo di fatto uguale alla benzina: tutto questo per via delle accise.. Mica credete alla favoletta che la benzina costa tanto ? I petrolieri con 60 (dico sessanta!) centesimi al litro si sono pagati il costo della materia prima, la sua lavorazione, la sua distribuzione ed in più (perchè non sono delle onlus) ci guadagnano il loro margine; IL RESTO SE LO PRENDE LO STATO, non Berlusconi o Prodi, non la destra o la sinistra, ma lo Stato, da sempre, indipendentemente da chi governa..

Ammesso pure che la cosa vada in porto, gli arabi, signori del petrolio, a chi lo vanno a vendere poi l'oro nero ? Ed a quanti dollari al barile ?

E se il prezzo del petrolio scende molto, per cui non è più una cosa preziosa, gli Stati Uniti d'America come fanno a fare le loro "guerre preventive" per rinnovare i loro armamenti ?

Temo che gli interessi affinchè lo status quo non venga mai modificato sono tanti e troppo forti.. unsure.gif


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Inviato il: 30 novembre 2005, 10:34
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E per quale motivo? Per diventare dipendenti dalle multinazionali agricole? È lo stesso discorso della colza, la nostra produzione (anche potenziale) è ridicola e si finirebbe solo per essere soggetti agli interessi delle multinazionali.
luca
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QUOTE (piggdekk @ 30 novembre 2005, 09:34)
E per quale motivo? Per diventare dipendenti dalle multinazionali agricole? È lo stesso discorso della colza, la nostra produzione (anche potenziale) è ridicola e si finirebbe solo per essere soggetti agli interessi delle multinazionali.
luca

La nostra produzione è ridicola perchè la colza attualmente non rende un casso e quindi viene raramente seminata!
Se rendesse bene la seminerebbero in molti...
e poi, anche se saremmo soggetti a delle enormi multinazionali agricole ora non siamo soggetti di "olinazionali" del petrolio?
Per noi nn cambierebbe nulla, faremmo solo un piacere all'ambiente!

Secondo me uno dei problemi + complessi è un altro:
Le auto & moto di oggi, così come sono, non sono tarate per andare ad alcool, colza o olio di girasole (funziona anche quello!).
E' ovvia la cosa, ma lo dimostra anche una prova di 4ruote di quest'estate su una punto jtd di serie che, andando a colza, ha fuso a 30000Km.
Se la fiat, la Renault o la BMW decidesse di commercializzare un auto o una moto tarata per andare con un combustibile vegetale, dovrebbe essere certa che esista anche distribuzione di questo.
Le reti di distribuzione, dal canto loro, prima di commercializzare un carburante devono essere sicuri che qualcuno l'acquisti. Come x i distributori di GPL, ce ne sono pochissimi, e sono funzione del numero di veicoli a GPL circolanti.
In poche parole: la benzina e il gasolio sono due standard, due soli per miliardi di utenti!
Rimpiazzarli, in quanto tali, non sarà cosa facile, anche se sono convinto che quello debba essere il futuro nonchè l'obbiettivo di un governo nazionalistico.




Cmq, per vostra informazione, nel comune gasolio commerciale vi è gia presente, grazie a leggi sull'inquinamento, una piccola percentuale di olio di girasole mentre i traghetti sul lago di (como o maggiore nn ricordo) sono gà alimentati totalmente o quasi a combustibili vegetali.
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ConteMario
Inviato il: 30 novembre 2005, 11:44
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Secondo me dovrebbero fare le moto alimentate ad acqua biggrin2.gif





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Bost,
il piacere all'ambiente lo fai se prendi il treno e lasci la moto e la macchina a casa. Questa storia del ciclo della CO2 che si chiude è una solenne cazzata.
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Inviato il: 30 novembre 2005, 11:53
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che vuol dire che il ciclo del CO2 si chiude ?




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Inviato il: 30 novembre 2005, 12:03
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La solenne cazzata è basata sul fatto che le piante quando crescono producono e consumano ossigeno e CO2 per mezzo della fotositnesi.
Il risultato è che quando la pianta viene raccolta ha immagazzinata in sè una certa quantità di energia che viene liberata, producendo CO2, quando la bruci. Visto che la pianta a sua volta si nutre di CO2 durante la crescita, si dice che utilizzare il carburante vegetale ha un budget nullo di produzione di CO2, perchè quella che si produce bruciandole viene utilizzata dalle piante ricrescendo.
Messa così anche il carbone ha un budget nullo di CO2.
Peccato che queste teorie non cosiderano il budget di Azoto (che NON è nullo), il riscaldamento della terra dovuto alla prodzione di energia (che NON è nullo), e la formazione di altre specie particolarmente inquinanti.
Tanto per parlare di Azoto, quanti nitrati servono per far crescere campi e campi di colza?
Qual'è il danno per l'ambiente?
Se si coltiva tutto a colza dove ce le facciamo le mulignane e quanto costano?
luca
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bostvo
Inviato il: 30 novembre 2005, 12:28
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QUOTE (piggdekk @ 30 novembre 2005, 11:03)
Tanto per parlare di Azoto, quanti nitrati servono per far crescere campi e campi di colza?
Qual'è il danno per l'ambiente?

Ovviamente non si parla di un ciclo perfetto del CO2, ma molto migliore rispetto a quello attuale.

Per far crescere i campi di colza servono pochi nitrati, perchè la colza è una azotofissatrice grazie alla sua simbiosi con un particolare tipo di batteri... se vuoi posso essere più specifico.

Il danno per l'ambiente, quando si fa abuso di nitrati, è alto, in quanto facilmente liscivabili. Un dosaggio accurato, e per accurato non si intende scarso, ma studiato in base alla morfologia e alla struttura del terreno, può addirittura nn creare nessun danno all'ambiente.
Non è interesse dell'agricoltore concimare più del necessario in quanto la pianta assorbe quel che serve e il resto sono solo € che vengono lavati via dalle pioggie.
Eccessiva disponibilità di azoto può anche creare danni ad alcuni tipi di colture.
La nuova PAC, nella parte riguardante la buona pratica agricola, si dilunga molto sull'uso di concimi, fissando dei limiti (in futuro si faranno controlli e analisi su falde, campi e prodotti di un azienda), e soprattutto finanziando la semina delle leguminose, azotofissatrici per eccellenza, anche al fine di ridurre l'uso di concimi.
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Inviato il: 30 novembre 2005, 12:34
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ok, ma l'azoto con cui concimi si somma agli NOX prodotti nella combustione, quindi il ciclo dell'azoto ha solo + e nessun -. È da decenni che quando si fanno questo tipo di calcoli ci si dimentica del ciclo dell'azoto...
Che poi la buona pratica possa aiutare siamo tutti d'accordo, ma dovrebbe essere la stessa buona pratica a suggerire di lasciare qualche volta la macchina a casa o a far andare in autostrada a 160 invece che a 130 (visto che i consumi e l'inquinamento sono MOLTO diversi).
luca
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Inviato il: 30 novembre 2005, 14:33
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QUOTE (ConteMario @ 30 novembre 2005, 10:53)
che vuol dire che il ciclo del CO2 si chiude ?

Possibilmente "acqua piovana" biggrin2.gif

...de sti tempi tongue2.gif

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  Inviato il: 30 novembre 2005, 14:40
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QUOTE (Blackrain @ 30 novembre 2005, 11:44)
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Pigg e BostIK vi accapigliate (metaforicamente parlando) inutilmente: le cose non cambieranno perchè ai potenti sta bene così..


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fino ad un certo punto e cmq anche le multinazionali hanno i loro problemi. Ad esempio io lavoro ad un progetto completamente finanziato da una casa petrolifera per produrre gasolio purissimo. È un procedimento molto costoso ma che può aiutare a ridurre e di molto le emissioni.
La ragione per cui si fa è che c'è un sacco di gas di cui non si sa che uso fare, ed allora si cerca di produrre materie prime che non costringano a modificare tutto il parco auto.
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QUOTE (piggdekk @ 30 novembre 2005, 14:03)
fino ad un certo punto e cmq anche le multinazionali hanno i loro problemi. Ad esempio io lavoro ad un progetto completamente finanziato da una casa petrolifera per produrre gasolio purissimo. È un procedimento molto costoso ma che può aiutare a ridurre e di molto le emissioni.
La ragione per cui si fa è che c'è un sacco di gas di cui non si sa che uso fare, ed allora si cerca di produrre materie prime che non costringano a modificare tutto il parco auto.
luca

Anch'io ho un sacco di gas di cui non so cosa farmene....


E' un sottoprodotto dell'alcool..... fartnew2.gif
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