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Motogatti > Pneumatici > Azoto Nei Pneumatici


Inviato da: Silver636 il 17 maggio 2006, 19:26
Vorei un consiglio sull'azoto nei pneumatici!!!!!!!!
ci sono tanti che dicono che è meglio tenere l'aria normale e sconsigliano l'azoto xchè non li fanno andare in temperatura. Altri dicono che è un c_____a!
Datemi un aiuto!
con anticipo ringrazio gattobye.gif gattobye.gif gattobye.gif

Inviato da: _2 il 17 maggio 2006, 20:40
Nell'uso normale su strada è solo una fissa mentale, su pista dovrebbe avere una minima influenza. gatto_cool.gif

Inviato da: Nitro il 17 maggio 2006, 21:34
casco proprio com eil cacio sui maccheroni.....

fino a poche ore fa parlavo con un ex ingegnere chimico che per 30 anni ha lavorato con michelin(settore auto.progettava i pneumatici anche per ferrari,lamborghini e maserati.ci ha fatto vedere anche le foto sul suo pc).

tra le varie domande che io ed il mio capo(motociclista anche lui)gli abbiamo fatto c'era proprio quella sull'azoto.

testuali parole:

UNA VERA CAZZATA MA UN'OTTIMA MOSSA ECONOMICA.
LA DIFFERENZA RISIEDE NEL FATTO CHE IL PNEUMATICO E' IMPERMEABILE ALL'AZOTO MA PERMEABILE ALL'OSSIGENO.
IN POCHE PAROLE SE GONFI CON ARIA DOPO CIRCA 2-3 GIORNI TI RITROVI SOLO AZOTO PERCHE' L'OSSIGENO E' ANDATO VIA.
HAI OVVIAMENTE UN PERSO UN PO' DI PRESSIONE,MA BASTA GONFIARE PER ESEMPIO A 2,2 INVECE DI 2,0 ED IL GIOCO E' FATTO.

beh....io mi fido! wink.gif

Inviato da: Blubandit il 17 maggio 2006, 21:47
LA PENSO ESATTAMENTE ALLA STESSA MANIERA. gattobye.gif gattobye.gif gattobye.gif

Inviato da: ufino il 17 maggio 2006, 22:03
consentitemi anche un altro piccolo appunto
in natura, l'aria è composta al 70-75% di azoto, pertanto anche quando viene usata la classica aria compressa il pneumatico si riempie principalmente di azoto...

Inviato da: nickatana il 18 maggio 2006, 16:29
Sempre riguardo alla considerazione secondo cui l'azoto manterrebbe costante più a lungo nel tempo la sua pressione in quanto sfuggirebbe meno - rispetto all'ossigeno - attraverso il pneumatico (permeabilità), ci sarebbe da tenere presente che ambedue le molecole dei gas in questione hanno una grandezza relativamente grande, tale da non permettere alle molecole stesse di sfuggire attraverso il corpo del pneumatico; e comunque, se anche questo discorso valesse unicamente per l'aria e non per l'azoto, varrebbe la pena sottolineare che il raggio molecolare dell'azoto è di 1.8A, quello dell'aria è di 1.7A: le grandezze sono così vicine che non è possibile che si verifichi solo per l'ossigeno.


Per quanto riguarda il vantaggio derivante dalle caratteristiche di gas inerte proprie dell'azoto - in base alle quali questo gas, a differenza dell'aria, dovrebbe tendere a mantenere costante la sua pressione al variare della temperatura dei pneumatici durante il loro utilizzo , si sostiene che in linea di massima si tratta di un'affermazione corretta; rimarrebbe però da stabilire in quale misura l'azoto si comporta in maniera differente rispetto all'aria sotto questo particolare aspetto e con quali vantaggi reali. A tal proposito, gli scettici fanno riferimento alla formula dell'equazione di stato dei gas reali elaborata da Van Der Waals. In questa equazione, le costanti facenti parte dei termini correttivi sono:

per l'azoto

a = 1.35 atm (I/mole)2

b = 0.0383 I/mole

per l'aria

a = 1.32 atm (I/mole)2

b = 0.0322 I/mole

Dunque, si tratterebbe di termini correttivi dai valori dalla differenza (tra azoto e aria) ridottissima e che varierebbero la pressione dei due gas di misure assolutamente insignificanti.

Inviato da: LEON TT4 il 18 maggio 2006, 16:51
insomma se fosse per voi la

Immagine non Disponibile

... potrebbe chiudere

e pure per me

gatto_lol.gif gatto_lol.gif

Inviato da: Nitro il 18 maggio 2006, 19:22
mah..io di chimica proprio non ci capisco un'emerita mazza e certe cose me le ha detto un ingegnere chimico che ha lavorato 30 anni in michelin reparto progettazione.
cazzarola....chi meglio di lui sa certe cose?

io ho scritto il pneumatico,ma in realtà lui diede un nome specifico(che non ricordavo ieri sera figuriamoci oggi) al materiale con cui si fanno gli interni dei pneumatici il quale lascia passare l'ossigeno e non l'azoto.

poi non essendo il mio campo,devo solo fidarmi di ciò che mi dicono e io mi fido di quello che mi ha detto l'ing.

ps.durante il corso di oggi,mi ha spiegato a livello di molecole perchè l'olio sintetico è migliore(tradotto:perchè costa un fottio di soldi)di tutti gli altri.
c'ho messo 30 anni per capirlo wink.gif
meglio tardi che mai wink.gif

Inviato da: Silver636 il 19 maggio 2006, 17:47
Grazie mille, da questa piccola tesi di laurea ho capito che l'uno vale l'altro xchè lo scarto è minimo a questo punto non mi rimane che dire lascio la moto con l'aria e così faccio un piacere al mio portafoglio. gattobye.gif gattobye.gif gattobye.gif gattobye.gif

Inviato da: _1 il 19 maggio 2006, 21:51
QUOTE (nickatana @ 18 maggio 2006, 16:29)
Sempre riguardo alla considerazione secondo cui l'azoto manterrebbe costante più a lungo nel tempo la sua pressione in quanto sfuggirebbe meno - rispetto all'ossigeno - attraverso il pneumatico (permeabilità), ci sarebbe da tenere presente che ambedue le molecole dei gas in questione hanno una grandezza relativamente grande, tale da non permettere alle molecole stesse di sfuggire attraverso il corpo del pneumatico;

e se l' ossigeno invece di sfuggire si consuma ossidandosi sui polimeri della mescola?

Inviato da: Blubandit il 20 maggio 2006, 07:14
E CHE TE FREGA , TANTO NON CI FA' NULLA ALLA GOMMA gattobye.gif gattobye.gif

Inviato da: nickatana il 20 maggio 2006, 10:50
QUOTE (piggdekk @ 19 maggio 2006, 21:51)
e se l' ossigeno invece di sfuggire si consuma ossidandosi sui polimeri della mescola?

L'ossigeno non si ossida ma provoca ossidazione, cmq il concetto dell'ossidazione dei polimeri è cosa vecchia; "Chimica", scritta da Quagliano e Vallarino ed edita dalla Piccin Editore nel 1973, in cui si legge a pagina 647: "La vita dei pneumatici può essere notevolmente allungata gonfiandoli con azoto invece che con aria. In questo modo si previene la corrosione ossidativa delle pareti interne della gomma da parte dell'ossigeno alle alte temperature e pressioni che normalmente si sviluppano nei pneumatici sotto sforzo." Ora - si fa notare - già in un'altra pubblicazione dal titolo "Chimica organica" del 1990, scritta da Vollhardt ed edita da Zanichelli, alla pagina 600 si può leggere: "La gomma sintetica... Il 2-cloro-1, il 3-butadiene, può essere polimerizzato in un composto elastico resistente al calore e all'ossigeno, composto che viene detto neoprene...". Insomma, dal 1973 la ricerca, lo sviluppo e le tecniche di produzione e di composizione dei materiali con cui vengono oggi costruiti i nostri pneumatici avrebbero fatto dei tali passi in avanti che già nel 1990 questi problemi non erano più attuali. E per le stesse ragioni vengono fatte obiezioni anche alle tesi che pure i vapori d'olio dei compressori danneggerebbero le pareti interne del pneumatico, problema comunque questo alquanto marginale per gli stessi sostenitori dell'uso dell'azoto.

Per quanto riguarda poi l'altro aspetto delle possibili ossidazioni, vale a dire quelle che interesserebbero cerchioni e valvole, si obietta più sempliciemente che tra le cause di sostituzione di pneumatici e cerchi ci sono il consumo, il taglio, lo scoppio e la foratura del pneumatico o ancora il danneggiamento fisico del cerchione che poi va a coinvolgere anche il deterioramento del pneumatico, ma mai a nessuno si sarebbe visto costretto a cambiare cerchio e valvole perché "ossidati".


Inviato da: _1 il 20 maggio 2006, 20:26
QUOTE (nickatana @ 20 maggio 2006, 10:50)
L'ossigeno non si ossida ma provoca ossidazione, cmq il concetto dell'ossidazione dei polimeri è cosa vecchia; "Chimica", scritta da Quagliano e Vallarino ed edita dalla Piccin Editore nel 1973, in cui si legge a pagina 647: "La vita dei pneumatici può essere notevolmente allungata gonfiandoli con azoto invece che con aria. In questo modo si previene la corrosione ossidativa delle pareti interne della gomma da parte dell'ossigeno alle alte temperature e pressioni che normalmente si sviluppano nei pneumatici sotto sforzo." Ora - si fa notare - già in un'altra pubblicazione dal titolo "Chimica organica" del 1990, scritta da Vollhardt ed edita da Zanichelli, alla pagina 600 si può leggere: "La gomma sintetica... Il 2-cloro-1, il 3-butadiene, può essere polimerizzato in un composto elastico resistente al calore e all'ossigeno, composto che viene detto neoprene...". Insomma, dal 1973 la ricerca, lo sviluppo e le tecniche di produzione e di composizione dei materiali con cui vengono oggi costruiti i nostri pneumatici avrebbero fatto dei tali passi in avanti che già nel 1990 questi problemi non erano più attuali. E per le stesse ragioni vengono fatte obiezioni anche alle tesi che pure i vapori d'olio dei compressori danneggerebbero le pareti interne del pneumatico, problema comunque questo alquanto marginale per gli stessi sostenitori dell'uso dell'azoto.

Per quanto riguarda poi l'altro aspetto delle possibili ossidazioni, vale a dire quelle che interesserebbero cerchioni e valvole, si obietta più sempliciemente che tra le cause di sostituzione di pneumatici e cerchi ci sono il consumo, il taglio, lo scoppio e la foratura del pneumatico o ancora il danneggiamento fisico del cerchione che poi va a coinvolgere anche il deterioramento del pneumatico, ma mai a nessuno si sarebbe visto costretto a cambiare cerchio e valvole perché "ossidati".

anvedi... tanto io sempre aria metto.

Inviato da: Blubandit il 02 giugno 2006, 08:35
Bravo!!! gatto_goofy.gif gatto_goofy.gif

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