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> Prime Immagini Della Nuova Kawasaki Versys 1000 4
Katana
Inviato il: 12 ottobre 2011, 14:41
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MotoGatto MangiaSuricio
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Le linee non sono stravolte, il richiamo con la sorellina da 650 cc è forte, ma sotto la carena il motore della Z1000 andrà a rendere la Versys più adatta ai lunghi viaggi.
Che la Kawasaki voglia andare a infastidire, con questa nuova 4 cilindri, la Honda Crossrunner?

Sarebbe stato carino trovare anche sulla 1000 lo scarico centrale sotto al motore, ottima soluzione per accentrare le masse enfatizzando la guidabilità, ma anche per appagare l'occhio, vista la mole del silenziatore che vediamo in queste foto. La cui scelta, tuttavia, sarà certamente dettata dalla necessità di volumetrie di scarico importanti, commisurate a un motore a 4 cilindri di questa cubatura. Non sappiamo ancora se il motore delle Z1000 e Z1000SX sia stato addolcito o meno, tuttavia abbiamo ragione di supporre che la Versys "grande" sarà dotata di Abs e controllo di trazione, certamente utili a maggior ragione su una moto comunque potente come questa, che, nonostante le sospensioni a lunga escursione, eviteremmo volentieri di definire "enduro" a favore di più verosimili "sport-tourer" o "adventure sport".


http://www.moto.it/news/le-prime-immagini-...ersys-1000.html


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Katana
Inviato il: 08 novembre 2011, 12:42
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La nuova Versys 1000, nata dalla costola della sorella di media cilindrata Versys 650, punta a garantire divertimento alla guida nelle più diverse condizioni della strada. Quattro cilindri in linea, telaio agile, sospensioni reattive e posizione di guida comoda ed eretta, ideale per i lunghi viaggi: queste le promesse della nuova Versys 1000.

Caratteristiche principali
Sospensioni anteriori e posteriori a corsa lunga
Posizione di guida eretta e comoda
Maneggevolezza grazie al leggero telaio in allumino a doppia trave
Quattro cilindri in linea da 1043 cc
Parabrezza regolabile
Chassis funzionale e robusto
Grande autonomia: capacità del serbatoio 21,5 L
KTRC (Kawasaki TRaction Control)
3 modalità coprono un ampio range di condizioni.
Modalità di selezione della Potenza
2 modi: Full Power + Low Power (circa il 75% della Potenza)
ABS di ultima generazione
Resistente telaietto posteriore per grossi carichi
Rapporti selezionati per un ampio range di condizioni di guida
Ruote da 17”
Numerosi accessori originali Kawasaki


http://www.moto.it/EICMA/nuova-kawasaki-versys-1000.html


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Katana
Inviato il: 29 novembre 2011, 15:19
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MotoGatto MangiaSuricio
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Kawasaki Versys 1000: test
Il nostro Federico Aliverti sta provando sulle strade di Tenerife la Kawasaki Versys 1000. Vi diamo le prime impressioni su come va.

Tenerife (SPAGNA) - Le dimensioni abbastanza imponenti che la nuova Versys 1000 mostra da ferma si dissolvono alla prima tornata. È molto rapida a scendere in curva e ha una buona velocità a risalire, anche se qualche ondeggiamento e un po' di inerzia si ravvisano spingendo il ritmo.

Buona la frenata, complice l'eccellente ABS, anche se sulle prime sembra avere poco mordente.

Vanno bene anche le sospensioni, nonostante una tendenza ad affondare molto in frenata, caratteristica comunque fisiologica su una moto di questo tipo. Il motore è straordinario: da 1.000 giri in salita in sesta riprende senza esitazioni allungando con progressione fino a 10.000 giri. Il controllo di trazione lo addomestica impeccabilmente quando occorre.

È bella pure la posizione di guida, confortevole e sportiva quanto basta.

Difetti? Il cambio è impreciso in scalata e, soprattutto, le vibrazioni sono sicuramente eccessive per una moto di questo tipo.

Arriverà a gennaio a un prezzo di 12.190 euro indicativo chiavi in mano.


http://www.motociclismo.it/kawasaki-versys...test-moto-50619


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Katana
Inviato il: 12 dicembre 2011, 15:20
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MotoGatto MangiaSuricio
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La prova della Kawaski Versys 1000
Di crossover negli ultimi tempi ne sbucano da ogni dove e come ti giri ne viene presentata una, ma da Akashi era arrivata solo la Versys 650 e niente più. Non che la piccola sia da mettere in un angolo, anzi, ma nella fascia alta del listino mancava una proposta moderna e concreta con il marchio Kawasaki sul serbatoio. Continuare sulla strada dei due cilindri paralleli poteva sembrare logico, ma la scommessa di ficcare il quattro cilindri della Z 1000 nelle sottane di una crossover, o endurona stradale che dir si voglia, è stata una bella scommessa.

Solida e consistente, la Versys 1000 è il primo esempio di Kawasaki tuttofare di grossa cilindrata (la KLV 1000 clone della Suzuki V-Strom 1000 è forse meglio lasciarla nei meandri della memoria). Sviluppata almeno esteticamente seguendo un filo logico con la sorella minore, la mille naturalmente accoglie pilota e passeggero in maniera regale. Il primo si troverà decisamente a proprio agio una volta in sella (anche se bisogna avere un'apertura di gambe notevole per scavalcare il largo codone con il relativo portapacchi) mentre il secondo potrà godere di una sella ampia e ottimamente imbottita, oltre che su comode maniglie a cui aggrapparsi.
Le pedane sono basse quel tanto da consentire di viaggiare per ore senza risentire di alcun affaticamento, mentre l'ampio manubrio, oltre ad offrire un braccio di leva di tutto riguardo nelle manovre, in movimento e da fermo, è perfetto dal punto di vista ergonomico (come lo sono anche i comandi posizionati sui blocchetti elettrici). Dal ponte di comando si riesce anche ad apprezzare l'ottima esecuzione delle finiture, materiali e assemblaggi sono ben eseguiti, mentre un precedente esame visivo e tattile aveva confermato la bontà del prodotto.

118 cavalli sotto controllo
Le misure e gli ingombri non proprio contenuti, rimarcati anche da un peso di 239 kg in ordine di marcia, hanno permesso di dissimulare senza particolari problemi la presenza del quattro cilindri da 1043 cc della Z 1000 all'interno del telaio a doppio trave in alluminio.
Il motore, viste le caratteristiche di utilizzo ben diverse da quelle di una naked sportiva, è stato oggetto di varie modifiche. In particolare è stata rivista la testa, modificati gli alberi a camme e i corpi farfallati (ora da 38 mm) mentre il rapporto di compressione è sceso da 11,8/1 a 10,3/1, anche i primi due rapporti del cambio sono stati accorciati; é possibile scegliere tra due diverse mappature del motore, Full e Low, semplicemente chiudendo il gas ed agendo per mezzo di un comodo pulsante sul manubrio. La prima garantisce 118 CV (88,6 KW) a 9.000 giri /min, mentre la seconda arriva al 75% della potenza massima. Di tutto riguardo la coppia massima, 10,4 Kgm (102 Nm) a 7.700 giri.
Su questa Kawasaki Versys 1000 si è abbondato con l'elettronica, oltre alle suddette mappature, i tecnici di Akashi hanno dotato la loro crossover di un avanzato sistema di controllo della trazione, denominato KTRC (strettamente imparentato con quello della Ninja ZX-10R) con tre diversi livelli di intervento. I primi due per superfici dal grip ottimale, il terzo specifico per le superfici sdrucciolevoli.

Freni con ABS
Elettronica anche per l'impianto frenante. Al comportamento della coppia di dischi a margherita semiflottanti da 300 mm anteriori (con pinze a 4 pistoncini) ed al singolo da 250 mm, sempre a margherita (con pinza a singolo pistoncino) sovraintende un sistema antibloccaggio ABS Bosch, che già avevamo conosciuto e apprezzato in precedenza, avendolo testato sempre sulla ZX 10-R.
L'attenzione al comfort di chi siede sulla Versys 1000 passa anche da sospensioni con escursione notevole, 150 mm sia per la forcella KYB da 43 mm che per il mono, dalla inusuale posizione orizzontale (si è ricavato maggior spazio per il catalizzatore al di sotto del motore). Entrambi sono regolabili nel precarico molla (per il mono c'è un comodo comando remoto) e nel freno in estensione.
Disponibile in due colorazioni, Pearl Stardust White e Metallic Magnesium Gray, la Versys 1000 è venduta a 11.990 €, ma volendo si può incrementare il prezzo di listino con una serie di optional più o meno utili. Tra i “più” metterei le manopole riscaldate, i paramani e il set di borse (bauletto da 47 lt e borse laterali da 35 lt), mentre tra i “meno” annoveriamo lo scarico Akrapovic e il parabrezza nero.

Il motore, viste le caratteristiche di utilizzo ben diverse da quelle di una naked sportiva, è stato oggetto di varie modifiche. In particolare è stata rivista la testa, modificati gli alberi a camme e i corpi farfallati (ora da 38 mm) mentre il rapporto di compressione è sceso da 11,8/1 a 10,3/1, anche i primi due rapporti del cambio sono stati accorciati; é possibile scegliere tra due diverse mappature del motore, Full e Low, semplicemente chiudendo il gas ed agendo per mezzo di un comodo pulsante sul manubrio. La prima garantisce 118 CV (88,6 KW) a 9.000 giri /min, mentre la seconda arriva al 75% della potenza massima. Di tutto riguardo la coppia massima, 10,4 Kgm (102 Nm) a 7.700 giri.
Su questa Kawasaki Versys 1000 si è abbondato con l'elettronica, oltre alle suddette mappature, i tecnici di Akashi hanno dotato la loro crossover di un avanzato sistema di controllo della trazione, denominato KTRC (strettamente imparentato con quello della Ninja ZX-10R) con tre diversi livelli di intervento. I primi due per superfici dal grip ottimale, il terzo specifico per le superfici sdrucciolevoli.

Freni con ABS
Elettronica anche per l'impianto frenante. Al comportamento della coppia di dischi a margherita semiflottanti da 300 mm anteriori (con pinze a 4 pistoncini) ed al singolo da 250 mm, sempre a margherita (con pinza a singolo pistoncino) sovraintende un sistema antibloccaggio ABS Bosch, che già avevamo conosciuto e apprezzato in precedenza, avendolo testato sempre sulla ZX 10-R.
L'attenzione al comfort di chi siede sulla Versys 1000 passa anche da sospensioni con escursione notevole, 150 mm sia per la forcella KYB da 43 mm che per il mono, dalla inusuale posizione orizzontale (si è ricavato maggior spazio per il catalizzatore al di sotto del motore). Entrambi sono regolabili nel precarico molla (per il mono c'è un comodo comando remoto) e nel freno in estensione.
Disponibile in due colorazioni, Pearl Stardust White e Metallic Magnesium Gray, la Versys 1000 è venduta a 11.990 €, ma volendo si può incrementare il prezzo di listino con una serie di optional più o meno utili. Tra i “più” metterei le manopole riscaldate, i paramani e il set di borse (bauletto da 47 lt e borse laterali da 35 lt), mentre tra i “meno” annoveriamo lo scarico Akrapovic e il parabrezza nero.

Il motore, viste le caratteristiche di utilizzo ben diverse da quelle di una naked sportiva, è stato oggetto di varie modifiche. In particolare è stata rivista la testa, modificati gli alberi a camme e i corpi farfallati (ora da 38 mm) mentre il rapporto di compressione è sceso da 11,8/1 a 10,3/1, anche i primi due rapporti del cambio sono stati accorciati; é possibile scegliere tra due diverse mappature del motore, Full e Low, semplicemente chiudendo il gas ed agendo per mezzo di un comodo pulsante sul manubrio. La prima garantisce 118 CV (88,6 KW) a 9.000 giri /min, mentre la seconda arriva al 75% della potenza massima. Di tutto riguardo la coppia massima, 10,4 Kgm (102 Nm) a 7.700 giri.
Su questa Kawasaki Versys 1000 si è abbondato con l'elettronica, oltre alle suddette mappature, i tecnici di Akashi hanno dotato la loro crossover di un avanzato sistema di controllo della trazione, denominato KTRC (strettamente imparentato con quello della Ninja ZX-10R) con tre diversi livelli di intervento. I primi due per superfici dal grip ottimale, il terzo specifico per le superfici sdrucciolevoli.

Freni con ABS
Elettronica anche per l'impianto frenante. Al comportamento della coppia di dischi a margherita semiflottanti da 300 mm anteriori (con pinze a 4 pistoncini) ed al singolo da 250 mm, sempre a margherita (con pinza a singolo pistoncino) sovraintende un sistema antibloccaggio ABS Bosch, che già avevamo conosciuto e apprezzato in precedenza, avendolo testato sempre sulla ZX 10-R.
L'attenzione al comfort di chi siede sulla Versys 1000 passa anche da sospensioni con escursione notevole, 150 mm sia per la forcella KYB da 43 mm che per il mono, dalla inusuale posizione orizzontale (si è ricavato maggior spazio per il catalizzatore al di sotto del motore). Entrambi sono regolabili nel precarico molla (per il mono c'è un comodo comando remoto) e nel freno in estensione.
Disponibile in due colorazioni, Pearl Stardust White e Metallic Magnesium Gray, la Versys 1000 è venduta a 11.990 €, ma volendo si può incrementare il prezzo di listino con una serie di optional più o meno utili. Tra i “più” metterei le manopole riscaldate, i paramani e il set di borse (bauletto da 47 lt e borse laterali da 35 lt), mentre tra i “meno” annoveriamo lo scarico Akrapovic e il parabrezza nero.

La nostra prova su strada
Parto prevenuto, lo devo ammettere, il quattro cilindri, in un mare di bicilindrici strabordanti di coppia, mi sembra una scelta così così. Ma vengo piacevolmente smentito, dopo pochi chilometri? No dopo pochi metri!
Faccio appena in tempo ad uscire dal parcheggio dell'albergo, ed ho già inserito tutti e sei i rapporti del cambio. Il motore fila liscio come l'olio a poco più di 1000 giri, e non si percepisce il ben che minimo strappo. Ruoto senza troppa attenzione la manopola del gas, e la Versys prende velocità con sempre maggior rapidità.
2.000, 3.000, 4.000 giri, e la schiena del quattro cilindri “si inarca” e inizia a spingere davvero forte. Passati i 7.000 siamo già oltre il consentito e il consigliabile, con la moto che segue fedelmente ogni singola azione impartita dal pilota. Le modifiche al motore si sentono, e si sposano alla perfezione con le caratteristiche della Versys 1000, che dimostra di essere una viaggiatrice di prima categoria, con un aspetto ludico neanche poi così nascosto. Già perché ci sarà pure un cannotto di sterzo dall'inclinazione di ben 27°, per garantire stabilità e rigore alla ciclistica, ma quel poco di città che abbiamo attraversato e sopratutto un misto stretto di montagna, evidenziano una rapidità ed una agilità fuori dagli schemi, quasi da fun bike.
La Versys è capace di cambi di direzione fulminei e di discese in piega rapidissime, pur rimanendo estremamente precisa sul veloce. Solo forzando oltre misura gli inserimenti in curva emerge una lieve tendenza ad allargare la traiettoria con l'avantreno, azione per altro correggibile senza particolari problemi agendo sul freno posteriore.
La nostra prova su strada
Parto prevenuto, lo devo ammettere, il quattro cilindri, in un mare di bicilindrici strabordanti di coppia, mi sembra una scelta così così. Ma vengo piacevolmente smentito, dopo pochi chilometri? No dopo pochi metri!
Faccio appena in tempo ad uscire dal parcheggio dell'albergo, ed ho già inserito tutti e sei i rapporti del cambio. Il motore fila liscio come l'olio a poco più di 1000 giri, e non si percepisce il ben che minimo strappo. Ruoto senza troppa attenzione la manopola del gas, e la Versys prende velocità con sempre maggior rapidità.
2.000, 3.000, 4.000 giri, e la schiena del quattro cilindri “si inarca” e inizia a spingere davvero forte. Passati i 7.000 siamo già oltre il consentito e il consigliabile, con la moto che segue fedelmente ogni singola azione impartita dal pilota. Le modifiche al motore si sentono, e si sposano alla perfezione con le caratteristiche della Versys 1000, che dimostra di essere una viaggiatrice di prima categoria, con un aspetto ludico neanche poi così nascosto. Già perché ci sarà pure un cannotto di sterzo dall'inclinazione di ben 27°, per garantire stabilità e rigore alla ciclistica, ma quel poco di città che abbiamo attraversato e sopratutto un misto stretto di montagna, evidenziano una rapidità ed una agilità fuori dagli schemi, quasi da fun bike.
La Versys è capace di cambi di direzione fulminei e di discese in piega rapidissime, pur rimanendo estremamente precisa sul veloce. Solo forzando oltre misura gli inserimenti in curva emerge una lieve tendenza ad allargare la traiettoria con l'avantreno, azione per altro correggibile senza particolari problemi agendo sul freno posteriore.


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